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ONDA DI CALORE PERSISTENTE PER ALMENO UNA SETTIMANA: VENERDÌ FINO A 40 °C IN PIANURA PADANA

Scritto da Andrea Corigliano Mercoledì 20 Luglio 2022 09:00

ONDA DI CALORE PERSISTENTE PER ALMENO UNA SETTIMANA: VENERDÌ FINO A 40 °C IN PIANURA PADANA

Temperature massime previste per il 21 e 22 Luglio 2022Ci avviamo verso il periodo statisticamente più caldo che cade nelle tre settimane comprese tra la terza decade di luglio e la prima di agosto. Nella finestra temporale dell’anno in cui la curva termica raggiunge il picco, anche la dinamica atmosferica si adegua e per almeno una settimana proporrà un’intensificazione del trasporto di aria subtropicale dal deserto sahariano che renderà l’ondata di calore in atto intensa e persistente. Dal punto di vista sinottico, infatti, almeno fino a mercoledì prossimo 27 luglio non si scorgono cambiamenti degni di nota della circolazione atmosferica sul nostro bacino centro-occidentale del Mediterraneo che continuerà a essere interessato dal campo anticiclonico subtropicale di matrice continentale.

Le pulsazioni di questa figura barica saranno praticamente stazionarie e di conseguenza, tra alti e bassi, andranno a interessare sempre le stesse aree: se la prima elongazione del promontorio è in procinto infatti di transitare sull’Europa centrale prima di essere qui appiattita dal flusso perturbato atlantico (fig. 1, a sinistra), una seconda espansione dell’onda subtropicale si farà strada da sud-ovest verso nord-est tra sabato e domenica per interessarci anche nei primi giorni della prossima settimana (fig. 1, a destra).

Il Mediterraneo centrale e l’Italia continueranno così a essere continuamente esposti al trasporto di aria molto calda che, con temperature per lo più comprese tra 21 e 24 °C a 850 hPa (circa 1500 metri), manterrà sostanzialmente stazionaria l’azione di compressione adiabatica da parte dei moti discendenti che sono tipici dei campi anticiclonici. A causa di questi moti, la massa d’aria già calda in partenza subisce infatti l’avvitamento dall’alto verso il basso e tende a surriscaldarsi ulteriormente: l’azione della radiazione solare e la grave siccità del suolo non faranno altro che esacerbare poi questo riscaldamento.

Quella che andrà costruendosi sulla verticale della nostra penisola sarà quindi una vera e propria «cupola di calore» (in gergo «heat dome»), cioè una situazione caratterizzata dalla stazionarietà di una «bolla di aria calda» in media e bassa troposfera che tende ad autoalimentarsi e a mantenere così elevate le temperature anche al suolo. La persistenza dell’evento sulla stessa area geografica è peraltro ben inquadrata anche dalla previsione, mediata su tre giorni, dell’Extreme Forecast Index (EFI) applicato alla temperatura media (fig. 2), grazie al quale è possibile stimare quanto più anomalo sarà il campo termico man mano che il valore dell’indice si avvicina all’unità. A tal proposito, avere un’EFI maggiore o uguale a 0.8 in modo particolare sulle regioni centro-settentrionali è sinonimo di persistenza di condizioni di caldo ben al di sopra della norma, localmente estremo, che potrebbe comportare anche il raggiungimento di nuovi record. Sarà un po’ meno intensa, invece, l’anomalia prevista sulle regioni meridionali e sulle due Isole Maggiori.



In questo contesto, le previsioni delle temperature massime per i prossimi due giorni (fig. 3) lasciano intendere l’inizio della fase più calda di questa ondata con temperature che, in modo particolare nelle aree interne, si porteranno facilmente oltre i 34-35 °C, fino a raggiungere nella maggior parte dei casi i 38-39 °C: unica eccezione l’estremo Sud e della Sicilia dove i valori saranno per il momento un po’ più contenuti. Venerdì, a seguito di un ulteriore e lieve aumento termico, la soglia dei 40 °C potrebbe già essere raggiunta e localmente superata in Pianura Padana e, in forma più localizzata, anche nelle zone interne del Centro.

Quando finirà? Ancora non è possibile fornire una stima attendibile sulla linea di tendenza oltre i 7-10 giorni perché il segnale dominante che emerge dai calcoli della modellistica numerica non è ancora sufficientemente robusto. Al momento possiamo solo dire che sussistono ipotesi, ancora da verificare e da analizzare, almeno per un’attenuazione del caldo intenso al Nord nella seconda parte della prossima settimana. Questa situazione potrebbe anche essere accompagnata da un possibile aumento delle condizioni di instabilità.

Scenario favorevole al blocco del promontorio africano
L'indice EFI atteso nei prossimi giorni


Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!

Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera

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